1. INK-UNA STORIA D'AMORE TRA LA SETTIMA E LA MAIN, 30 aprile 2020
2. Hooked
3. Greet
AUTORE: Elizabeth Hunter
EDITORE: Hope Edizioni
SERIE: 1# 7Th e la Main
GENERE: Contemporary, Romance
Emmie Elliot non aveva in programma di rimettere piede a Metlin, in
California, e di sicuro non pensava di restarci. Era tornata nella sua
città natale con una missione: vendere l’edificio che ospitava la
libreria di sua nonna, prima di andare avanti con la sua vita.
Tuttavia,
le cose non vanno sempre secondo i piani e, quando Emmie cambia idea,
decidendo di riaprire il negozio, serve qualcosa che attiri
l’attenzione. Lei ha bisogno di una strategia e di… Ox?
Miles Oxford
non è il tipo a cui piacciono le proprietarie di librerie dal carattere
riservato. È un tatuatore senza un negozio in cui lavorare e l’ultima
cosa che desidera, dopo la fine di una relazione disastrosa, è
frequentare qualcuna. Per Ox non bisogna mai mischiare lavoro e piacere,
ma, dato che non prova alcun interesse per quella ragazza carina che
gli ha fatto una proposta d’affari audace, è sicuro che non si ritroverà
in situazioni imbarazzanti e complicate... giusto?
Lei “vende
inchiostro”. Lui lo usa per tatuare. Insolito? Sì. Tuttavia, una
libreria/negozio di tatuaggi potrebbe essere il biglietto vincente per
arrivare a ottenere quel successo che entrambi desiderano. A condizione
che ci si concentri sugli affari.
Soltanto sugli affari.
E’ stato un
libro davvero piacevole.
A volte ho
proprio bisogno di queste letture free, senza drammi, senza tragedie e con
personaggi semplici e realistici.
Durante la
lettura mi sono sentita parte della comunità di Metlin, una cittadina nel bel
mezzo della California, dove tutti si conoscono e tutti si danno una mano.
Ho sentito
una forte nostalgia di quando ero piccola, dove in ogni angolo della città
c’erano boutique e negozietti.
Avevi il tuo
panificio di fiducia, il tuo fruttivendolo, il bar che ti dava il motore per
far partire la giornata, e lungo il cammino chiacchieravi e incontravi molta
gente.
Adesso tutto
questo è scomparso, e i centri commercianti hanno invaso la nostra routine.
Non so per
quale motivo, ma Ink mi ha fatto ricordare quel periodo, dio...quanto mi manca
ragazze. Quando ero piccola, spesso capitava che mia nonna mi mandava a fare la
spesa, e la mattina la passavo a camminare per i vari negozi, momenti
indimenticabili.
Scusatemi se mi sono prolungata con i miei
ricordi.
Ma torniamo
al libro, Emmie, amante lettrice, si ritrova a ereditare la libreria di sua
nonna, la Metlin Books.
La sua
intenzione iniziale e quella di vendere lo stabile e ritornare a San Francisco,
poi però ricordi di momenti felici le fanno cambiare idea e decide di avviare
la propria attività.
Ma ha
bisogno di trovare idee strategiche, per attirare la clientela.
Ox è un
tatuatore che lavoro difronte alla biblioteca di Emmie.
Tuttavia, ha
fatto l’errore di mischiare affari con il piacere, e dopo l’ennesima
discussione con la sua titolare, si ritrova senza più un lavoro.
Emmie cerca
un socio e Ox un posto tutto suo per fare tatuaggi, Allora perché non unire le
due cose?
“LEI, vende
inchiostro, lui, lo usa per tatuare”, una idea geniale, ma c’è un’unica regola,
saranno solo soci, nessun coinvolgimento emotivo.
Ma le regole
sono fatte per essere infrante. Una lettura fluida, carica di sentimento e
amore, perfetta per delle romantiche.
Un angolo della sua bocca si sollevò. «Credo di odiare la
parola “bene” quando esce dalle tue labbra.»
«Peccato, perché è una parola molto utile usata
quotidianamente nella lingua parlata.»
«È una parola inutile che non descrive niente. Le persone la
utilizzano quando vogliono farti stare zitto.»
Emmie aggrottò la fronte. «Mi permetto di dissentire.»
«Ti ho mai detto che mi piace quando fai la pignola?»
«Non sono pignola.
Che vorresti dire?»
«E usi la punteggiatura nei messaggi.» Le fissò le labbra.
«Non lo fa nessuno.»
«Io sì.» Si sentì in imbarazzo sotto il suo scrutinio.
«Ox...»
«Sei fantastica questa sera.»
«Grazie.» Sentì un
peso al petto. Perché respirare era diventato tanto difficile? «Credo che ti
sbagliassi sulla maglia, però.»
«Oh sì?» mormorò.
«Sì.» Deglutì rumorosamente. «Nessuno ha provato a toccarmi
la schiena. Sono stati bravi.»
«Mi fa piacere, perché non mi va di spezzare le dita a
nessuno.»
Emmie spalancò gli occhi. «Sarebbe un’esagerazione.»
«Sul serio?» Le fece scivolare una mano attorno alla vita e
dietro la schiena, sfiorandole con le dita la spina dorsale. «Mi permetto di
dissentire.»
Riusciva a percepire
il calore sprigionarsi dal suo corpo e sentiva il suo tocco bollente sulla
pelle. «Ox, che cosa stai facendo?» Gli mise una mano sul petto. «Hai detto...»
«Voglio davvero baciarti in questo momento» le disse. «E so
che non dovrei.»
Restò a bocca aperta, ma non trovò le parole per rispondere.
Ha appena detto...?
«Quella bocca non aiuta.» Si avvicinò, le loro labbra a un
soffio di distanza.
Emmie si aggrappò a quei muscoli. «Ox...»
Eliminò la distanza che li separava e le morse con dolcezza
il labbro inferiore, stuzzicando la pelle con la lingua. Il corpo di Emmie andò
a fuoco. Tuttavia, non appena sollevò l’altra mano per attirarlo più vicino,
lui indietreggiò.
«Non era un bacio» le disse, accarezzandole le labbra con il
respiro caldo. «Quindi non ho infranto le regole.»
«Ah no?» Sentì il labbro marchiato e gonfio. Desiderava
assaporare quell’uomo, sentire la sua barba contro la mascella. «Mi sembra un
semplice cavillo.»
«Emmie» mormorò,
palesemente frustrato.
«Ox?»
La lasciò andare e indietreggiò. «Prenditi il tempo di cui
hai bisogno. Uno di noi deve tornare alla festa.»
Emmie spalancò gli occhi e cercò di riprendersi. «Giusto.»
Fissò giù, in fondo alle scale, ma Ox le mise una mano sul fianco per fermarla
e spingerla verso l’appartamento.
«Andrò io.» Stava tentando di non sorridere. «Prenditi un
minuto e goditi il silenzio.» Indicò la porta. «Manderò Tayla se dovessi
perdere tempo.»
Lei annuì. «Okay.» Si voltò verso la porta ma si fermò prima
che lui andasse via. «È successo sul serio, giusto? Non l’ho immaginato?»
Sorrise. «Immaginato?»
«Non capisci.» Il viso le divenne paonazzo. «Ho una fervida
immaginazione e leggo parecchio.» Si schiarì la gola. «E tornerò nel mio
appartamento prima che la situazione degeneri.»
Lui scese le scale,
tenendosi al corrimano. «Vuoi dire prima che la situazione migliori?»
Sollevò un dito. «Non dovresti dire certe cose, Miles
Oxford.»
Arricciò le labbra. «Ne sei sicura?»
«Hai stabilito tu le regole.»
Le sorrise. «Sì, ma ho dimenticato di dirti che non sono mai
stato bravo a seguirle.»
Emmie aprì la porta
del suo appartamento e scappò prima di fare qualcosa di davvero stupido.
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