venerdì 12 marzo 2021

AFTER 1 & AFTER 2, FILM SULL'OMONIMO ROMANZO DI ANNA TODD

 


ANNO: 2019-2020
GENERE: Sentimentale, Drammatico
PRODUTTORE: Mark Canton
SCENEGGIATURA: Jenny Gage
CASA DI PRODUZIONE: Panavision
Bene ragazze, 
è arrivato per me il momento di parlarvi di questo film basato sull'omonimo romanzo di ANNA TODD.
Serie che ha riscontrato grande successo e approvazione dal pubblico, serie che, giudizio personale, bello, ma troppo burrascoso per l'età dei protagonisti.
Ma se togliamo gran parte dei dialoghi, tormenti personali, monologhi, e l'assaporare di una storia sviluppato in molte pagine e parole, è compresso in un film di poco più di un ora e mezzo, cosa ne esce fuori? 
Facciamo un passo indietro.

Tessa Young, interpretato da Josephine Langford, è una giovane studentessa di diciannove anni, tutta perfettina, alle prese con la sua nuova avventura universitaria.
Al suo arrivo conosce la sua compagna di stanza, Steph, interpretata da Khadijha Red Thunder.
Ragazza che dall'aspetto la si può benissimo catalogarla "cattiva compagnia", così come tutti i suoi amici, sopratutto HARDIN SCOTT, interpretato da Hero Fiennes Tiffin.
Hardin è un ragazzo tormentato, oscuro, un puro "Bad Boy".
Irrascibile, instabile, che non crede ne all'amore ne alle relazioni.
Dal loro primo scontro per loro inizia un gioco pericoloso, con un finale già prestabilito, Tessa e un cuore spezzato.
Una storia la loro davvero complessa, ricco di ostacoli e tante bugie.
Mi scuso anticipatamente per questa sinossi molto breve, ma , rischierei di rovinarvi lo spettacolo.
Ora, quando si decide di vedere un film tratto da un romanzo, ci sono delle cose che bisogna fare:
1- Allontanare la nostra immaginazione.
Siamo sincere, quando leggiamo parte la nostra fantasia.
I protagonisti, le espressioni, i gesti, c'è li immaginiamo; Il romanzo lo concepiamo con la mente.
2- Prepararsi ad un riassunto.
Il film deve racchiudere il "cuore pulsante" della trama.
La Storia originale viene coltivata e narrata su pagine intere, questo ne racchiude 425 pagine.
Quindi, è sviluppata più dettagliatamente, anche la più piccola cosa, viene approfondita e spiegata.
Nel film questo non è possibile.
La trama viene così spezzata e riassunta.
Ovviamente questo porta a un evoluzione più "sbrigativa".
3- Cercare di trovare una sintonia con i protagonisti.
Allora, per questo punto c'è bisogno anche di bravi attori.
Per creare un feeling con i protagonisti, e di conseguenza avere più coinvolgimento per quello che stiamo vedendo, gli attori devono essere in grado di esprimere emozioni, gioia o dolore, essere sciolti, affiatati, insomma saper recitare.
Ovvio, il pubblico non deve essere troppo pignolo e capire chi sta interpretando il ruolo, se un principiante o un premio Oscar.
Detto questo, in molti che sono impazziti con i romanzi, hanno finalmente potuto dare un volto ai loro personaggi preferiti, e sarà anche piaciuto, per quanto mi riguarda e un NO pieno.
Ho iniziato a guardare il film spinta anche molto dal fatto che il produttore è Mark Canton.
Stiamo parlando del creatore di 300, Immortals, come potevo non crearmi dell'aspettative?.
Tolto dialoghi, scene, pensieri, rimane una storia banale e anonima.
Tuttavia, gli attori, tenuto conto della loro inesperienza, e la pressione che hanno subito nell'interpretare una storia d'amore che ha conquistato il cuore di migliaia ragazze, sono stati insufficienti.
Josephine Langford, ha trasmesso una Tessa, esaltata, troppo convinta di se, altezzosa con la puzza sotto il naso, l'ho odiata.
Tessa della Todd, era una ragazza dalle buone maniere, molto succube della madre, innamorata ma esasperata e stanca del comportamento di Hardin.
Hero Fiennes Tiffin, ha reso un Hardin, "bambino che vuole giocare a fare l'adulto", l'Hardin di Todd, dio è stato orgasmo puro, forza, arroganza, lui contro tutti.
In parole povere, l'incapacità degli attori di recitare Tessa e Hardin, e purtroppo qui non si parla solo di inesperienza, ma non aver proprio capito l'essenza dei personaggi della Todd, ha rovinato lo spettacolo.
Mi dispiace molto davvero ma non ci siamo proprio.
Continuerò a vederlo, tuttavia, non credo che il parere cambierà.



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