domenica 31 gennaio 2021

CHERNOBYL (Miniserie Televisiva)

 


ANNO: 2019
FORMATO: Miniserie TV
GENERE: Drammatico, Storico
IDEATORE E SCENEGGIATURA: Craig Mazin
REGIA: Johan Renck


Ciao ragazze e soprattutto ben ritrovate, 
vi state domandato del perché di questa locandina e per chi non la conosce, si starà domandando di cosa si tratta, tranquille a breve vi spiegherò il tutto, ma prima vorrei percorrere insieme a voi alcune tappe e informarvi di alcune nuove iniziative.
Sin da quando ho memoria non ho mai avuto particolare interesse per la televisione, ho sempre preferito un bel libro per rilassarmi.
Come avrete notato anche voi stessi, nell'ultimo anno però, qualcosa è cambiato.
Purtroppo, causa Covid e tutto ciò che ne consegue, zona rossa, zona arancione, smart working, le mie giornate sono diventate molto monotone, diciamo anche identiche, e il solo leggere non mi basta più.
Una sera però, con il mio compagno, che lamenta sempre il fatto che non guardiamo mai qualcosa insieme, abbiamo deciso di vedere una Miniserie che ha fatto grande successo, e ammetto che guardandolo ho trovato lo sfogo di cui avevo bisogno.
Quindi, con grande piacere vi comunico che a breve, all'interno del blog, troverete una sezione dedicata ai film e telefilm, e che spero lo userete anche per consigliarmi qualcosa da vedere.
Piccolissima premessa, non aspettatevi di vedere una lista fitta di titoli, ho fatto una piccola selezione, di cose guardate nell'ultimo semestre, è ho scelto d'inserire quelli che secondo me meritano più attenzione.
Perciò, era per me più che ovvio che iniziassi questa mia nuova "attività" con la miniserie dedicata alla più grande disastrosa catastrofe nucleare della storia: CHERNOBYL.
Prima di iniziare, vorrei aprire una piccola parentesi, e avvisarvi che per questa recensione mi sono avvalsa anche di wikipedia e alcuni articoli di giornali che sono serviti per colmare alcuni vuoti.
Inoltre in questo mio post non ho nessuna intenzione di andare nel merito tecnico o politico, la mia non sarà un inquisizione o un puntare il dito sul colpevole, quella che leggerete e solamente un rivivere grazie a Craig Mazin la fatidica notte del 26 aprile 1986.

Il nome Cernobyl viene preso dalla città dell'ucraina settentrionale situata circa a 130 km a nord di Kiev. 
Nonostante si trovi a soli 15 km dalla centrale nucleare, è stata relativamente poco colpita dalle radiazioni. 
Difatti, questa miniserie si basa in buona parte sui racconti degli abitanti di PRYP"JAT".
Ma torniamo un pò indietro negli anni e andiamo al 4 febbraio 1970.
A soli 2 km dalla centrale nucleare di Cernobyl, fu costruita la città di PRYP"JAT" che serviva per ospitare i lavoratori e i costruttori della centrale nucleare di Cernobyl, con le loro famiglie.
Era una città moderna e soprannominata la città dei fiori per via delle numerose aiuole.
Difatti, la prima scena della miniserie ci mostra una città felice, possiamo anche dire benestante, sicuramente ignari di quello che sta per accadere.
A seguito dell'esplosione del reattore n°4 e quando fu ordinato l'evacuazione, la città contava 49.000 abitanti.
Oggi e quasi completamente disabilitata, e qualsiasi attività civile o commerciale, così' come la semplice residenza, è legalmente proibita e punibile.
La fiona e la fauna sono state danneggiate dalla radioattività, che ha lasciato dietro di se quella che oggi è conosciuta come la FORESTA ROSSA.
Fatta questa piccola introduzione, arriviamo al cuore pulsante di un momento storico molto importante e ovviamente della miniserie.
E' il 26 aprile 1986 e nella centrale nucleare di Cernobyl, formato da quattro reattori che servivano per produrre elettricità per uso civile e di plutonio per uso militare,e nello specifico nel reattore nucleare RBMK n°4, veniva condotto un test allo scopo di simulare un black out elettrico, al fine di elaborare una soluzione per mantenere freddo tale reattore per il tempo necessario a ristabilire l'alimentazione d'emergenza, test già sperimentato tre volte con esito negativo.
Sono le 1:23:45, il test che era stato posticipato di 10 ore dopo rispetto alla pianificazione iniziale, lavorava in condizione instabili, instabilità che era stata sottovalutata.
L'ingegnere che supervisionava il test, ANATOLIJ DJATLOV, interpretato dall'attore Paul Ritter, dà l'ordine di continuare il test e insieme a una serie di reazione a catena provocò l'esplosione del rettore 4 , causando il più grave incidente della storia nel nucleare, che insieme a quello di Fukushima del 2011, è stato classificato con il settimo livello, il massimo della scala Ines.
Sul posto intervengono i primi vigili del fuoco, che sin da subito iniziano a stare male.
Sul posto vengono mandati per indagare anche VALERIJ ALEKSEEVIC LEGASOV interpretato da Jared Harris, un chimico sovietico e BORIS EVDOKIMOVIC SCERBINA, interpretato da Stellan Skarsgard, all'epoca vice presidente del consiglio dei ministri dell'URSS.
Sin dal suo arrivo Legasov si rende conto della gravità dell'esplosione e insieme alla scienziata  Ulana Jurivna Khomjuk, interpretato dall'attrice Emily Watson, iniziano a investigare sul disastro.
Quest'ultima si dimostra un figura chiave, fondamentale, che grazie alle sue interpretazioni riesce a raccogliere una serie di testimonianze che risultano cruciali per ricostruire tutti gli eventi.
Un personaggio fittizio, che rappresenta in realtà i tanti fisici e ingegneri che collaborarono con LEGASOV nei mesi successivi all'incidente.
Nonostante il rapido intervento dei vigili del fuoco e il tentativi dei dirigenti sovietici di utilizzare misure di emergenza per contenere e sigillare il reattore RBMK  una nuvola di materiale radioattivo fuoriuscì dal reattore e ricadde su vaste aree che portò all'evacuazione della città.
Cari lettori, il 26 aprile 1986 all'1:23:45 successero quattro cose molto importanti:
La prima, la mancanza di personale qualificato e aggiornato sulle caratteristiche dell'impianto.
Gli ingegneri presenti in quella fatidica notte, non erano preparati per quel tipo di test.
La seconda, le scelte sbagliate del supervisore direttivo.
Pur di concludere il test, l'ingegnere DJATLOV effettua molti errori decisionali e manovre particolarmente incaute e sfortunate.
La terza, aver nascosto la verità.
Durante le varie inchieste e grazie anche alle registrazioni lasciate da LAGASOV, si scoprì, che il reattore nucleare RBMK avesse un errore di progettazione delle barre di controllo..
Anche gli operatori della centrale erano all'oscuro del problema tecnico.
Quarto, e il più importante di tutto, l'esplosione e l'inizio del disastro nucleare più grande della storia.
Chernobyl di Craig Mazin non solo ci mostra quelle che saranno le indagini successive all'esplosione, non solo ci spiega le cause che hanno portato a uno dei più grandi disastri nucleari o come il governo sovietico ha tentato non solo di insabbiare ma anche di tacere la verità, Craig Mazin ci mostra da vicino e ci argomenta con scene crude e con una certa sensibilità, cosa è successo a tutte quelle persone che sono state esposte alle radiazioni e di come li abbia consumati dall'interno, facendoli morire in soli pochi giorni.
Come ad esempio i vigili del fuoco, che ignari della gravità della situazione, furono i primi ad arrivare sul posto e a tentare di spegnere il fuoco nel reattore 4.
Ma per comprendere meglio l'influenza che questo disastro ha avuto sulla salute delle persone, vi riporto un appunto preso da wikipedia dove spiega che su un rapporto del CHERNOBYL FORUM redatto da agenzie dell'ONU, il disastro di Cernobyl conta 65 morti accertati e più di 4000 casi di tumore della tiroide fra quelli che avevano da 0 a 18 anni al tempo del disastro, al 2002 di questi si calcolano 15 morti.
Tuttavia, sono dati che sono stati contestati dalle varie associazioni intenzionali, che sulle morti presunte stimano un numero assai maggiore.

Non ho mai fatto una recensione così lunga e ricca, come ho già detto, alcune informazioni le ho prese da wikipedia.
Chernobyl è una miniserie, documentario, che riporta testimonianze e documenti dell'epoca.
Quindi, non denunciatemi di spoiler.
Ammetto che per scriverla ciò messo alcuni giorni, far combaciare i vari appunti presi non è stato facile.
Ma dopo averla riletta, mi scuso anticipatamente se trovate errori di ortografia, mi posso ritenere abbastanza soddisfatta.
Dopo questo lungo monologo, spero che seguite il mio consiglio e guardate questa miniserie, vi posso assicurare che ne vale la pena.



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