lunedì 23 settembre 2019

NUMBER 8 (1. AFTER MATCH) DI ALESSIA D'AMBROSIO

AFTER MATCH SERIES
1. NUMBER 8, 14 giugno 2019


AUTORE: Alessia D'Ambrosio
EDITORE: Self-Publishing
GENERE: Sport Romance


“Non mi interessa l’amore, ho cose più importanti a cui pensare e non posso permettermi distrazioni. Devo entrare nella nazionale inglese di rugby e vincere il Mondiale. Questa è l’unica cosa importante per me. E non c’è proprio niente di confuso. Mi alleno, sudo, gioco, vinco. Semplice”.


Nel rugby, ogni giocatore ha un numero che definisce il proprio ruolo. Tranne l’otto, lui è semplicemente il Numero 8. Questa è la mia fede, la mia sola religione. Amo il rugby più della mia stessa vita e ho sete di vittoria e di riscatto.

Ho solo un piccolo problema: Lei, con i suoi due occhi azzurri e il sorriso più ingenuo mai visto sulla faccia della terra. In un secondo ha preso le mie convinzioni, le mie certezze e tutta la mia determinazione, poi, sotto il mio sguardo impotente, gli ha dato fuoco. Mi ripeto spesso che devo darmi una scrollata e andare avanti ma lei, Lucy Collins, mi conquista e mi trascina fuori rotta.

Il mio nome è Daniel Wilson, sono il Numero 8 dei Saracens e non ho alcuna intenzione di farmi schiacciare da una ragazzina.




Il libro mi è piaciuto molto.
Sia i protagonisti principali che secondari, eccentrici e divertenti, soprattutto una vecchietta malefica tutta pepe, hanno reso questa lettura molto bella.
Una ventata di aria fresca in una giornata solita, frenetica e impegnativa.
La trama non è questa grande novità, ma è stata strutturata con molta cura dando spazio a ogni dettaglio.
Quello che colpisce è il concentrare la narrazione non solo alla conoscenza dei protagonisti principali, ma presentandoci anche quelli che saranno i personaggi dei prossimi libri.
La serie inizia con uno dei fratelli Wilson, Daniels.
Daniels è un giocatore professionista di Rugby.
Tutta la sua esistenza ruota intorno alla sua maglietta n°8, un pallone ovale; Se ne prende cura, le venera.
Non si permette distrazioni, è una macchina.
La sua priorità e entrare nella nazionale e vincere.
Non si dà tempo per provare sentimento, né di impegnare la sua attenzione su cose che non trattino il Rugby.
La sua quotidianità è mangiare sano, fare esercizi, allenamenti e riposo.
Tutti, fratelli, padre, coach, compagni di squadra tifosi, contano su di lui.             
Tuttavia, tutto viene messo in discussione quando nella sua vita irrompe la piccola Lulù.
Lucy ha solo 22 anni.
Vive solo con sua nonna materna.
La sua grande passione è la recitazione e per puro caso la sua strada si incrocerà con quella di big Wilson.
Sembrerebbe tutto semplice, due ragazzi che si incontrano, si piacciono, si conoscono e si frequentano, sfortunatamente non sarà così.
Non solo per la differenza di età, lei 22 lui 30, bensì per Wilson, la sua responsabilità come giocatore e il suo voler raggiungere a tutti costi gli obiettivi prefissati.
Sebbene si impone a non avvicinarsi a Lucy, ad non provare sentimenti, a allontanarla con stupide frasi: “mi spiace non sei tu il problema sono io” gira che rigira ritorna da lei, rubando piccoli attimi di passione prima che la sua stupida coscienza lo riporti alla realtà.
I fratelli di Daniel hanno avuto un ruolo da antagonisti, non sono d’accordo a questa relazione, e sapranno farsi odiare dal lettore.
Perché comunque,con o senza la presenza di Lucy, Daniels inizia a cedere alla pressione e a rischiare la sua convocazione in nazionale.
Lucy per la maggior parte del tempo è stata giudicata come una ragazzina immatura che non può sopportare i sogni di Daniels.
A volte ha avuto reazioni un po' infantili, ma per il resto ha dimostrato più maturità lei che il grande Wilson.
Non ha chiesto lei di entrare nella vita di Daniels, né l’ossessione di quest’ultimo.
Non ha nessuna intenzione di interferire con gli obbiettivi di Daniels, lei stessa ha dei sogni e degli obbiettivi che vuole raggiungere.
Anzi sarà vittima nelle continue indecisioni di Daniels, che sarà un continuo illuderla per poi spezzargli il cuore.
Come vi dicevo non è per nulla semplice, ma loro stessi dicono: “ l’amore si fa in due, non solo con il corpo.
Si crea come se fosse una casa, resistente e accogliente, si cura come un giardino ricco di fiori, si fa crescere come un bambino che deve imparare.
L’amore si coltiva, parola dopo parola, una litigata dopo l’altra, con un sorriso, con una carezza”.
Richiede sacrificio, rinunce.
Una partita difficile, ma una cosa si può dire di Daniels, si impegnerà fino all’ultimo per la vittoria.





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