martedì 28 luglio 2020

IL BAD BOY SI INNAMORA DI ANELLA AMATO

TITOLO: Il Bad Boy si Innamora
AUTORE: Anella Amato
EDITORE: Collana Floreale (PubMe)
PUBBLICAZIONE: 16 maggio 2020
GENERE: Young Adult, Romance
Asia: un paio di cuffie per isolarsi dal mondo, la sua migliore amica Reb e tanti libri.
Rocky: scontri di lotta clandestini, muscoli ben definiti e una fama da Bad Boy che lo precede a scuola.
Due mondi distanti che si scontrano per puro caso ma che, una volta fusi, non riusciranno a separarsi.
Asia pensava di essere immune al fascino del famoso Davide, detto Rocky, ma quando cade letteralmente tra le sue braccia ogni certezza viene messa in discussione dagli occhi di lui.
Sotto quella maglia provocatoria, con su scritto "Bad Boy", oltre a una distesa di muscoli ben definiti, c'è anche un cuore? Quanto è disposta a rischiare, Asia, per scoprirlo? Soprattutto, quanto è disposta a perdonare?

Mi sono imbattuta in questo romanzo per puro caso.
La storia è molto scontata, tuttavia mi è piaciuta la sua purezza.
E’ un genere Young Adult dove ragazzi, poco più 18 anni, si innamorano lunghi i corridoi del liceo, e insieme affrontano le proprie incertezze e paure.
Ho apprezzato per come l’autrice è riuscita a stare all’interno dei confini dell’età dei protagonisti.
La trama non è stata pompata, ok il bad boy è un tipo poco raccomandabile, ma rimane all’interno dell’accettabile visto l’età.
Lei è una ragazzina molto insicura, dubbiosa sulla veridicità dei sentimenti di Rocky, che con la possibilità di scegliere tra mille ragazze ha preferito lei.
Inizialmente un po' nevrotica, ma man mano che la storia si è evoluta, anche lei ha avuto grandi miglioramenti.
Lui è molto intelligente, purtroppo con un’infanzia difficile.
Ha intrapreso la strada delle lotte clandestine, solo perché è un giro che le permette di guadagnare abbastanza soldi per provvedere a sua madre e al suo fratellino.
Una lettura fluida, ma se devo proprio trovare un errore il plot twist l’avrei evitato e mi sarei dedicato più a quest’amore adolescenziale.
Non è stato proprio un colpo di scena tremendo, gestito anche egregiamente, ma un po' troppo ordinario.
Anche sul soprannome, “ROCKY”, diciamolo, inventiva zero.
Non è un libro che provoca grandi palpitazioni, però non posso negare che mi ha fatto passare un piacevole pomeriggio.
Confronti a molti altri, visto che ormai tutti si sentono scrittrici e leggo di cose oltre all'assurdo, è stato ok.
Sicuramente ha bisogno di un po' di editing in più e ci sono stati troppi buchi nella trama, come la prima litigata della coppia, ma non l’ho trovato bruttissimo.

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