mercoledì 29 luglio 2020

MAI SOLO PER FINTA DI MEAGAN BRANDY

TITOLO: Mai Solo per Finta
AUTORE: Meagan Brandy
EDITORE: Always Publishing
PUBBLICAZIONE: 5 giugno 2020
GENERE: New Adult
Finti. 

Ecco cosa siamo.

Pensavo che sarebbe stato più difficile far credere che il miglior ricevitore della squadra di football della nostra scuola fosse mio e soltanto mio, ma abbiamo recitato bene la nostra parte. 
Così bene che i confini tra noi hanno cominciato a sfumare fino a sparire del tutto. 
Quando menti, però, c’è sempre qualcuno più bravo di te. E nel tempo che mi ci è voluto a realizzare l’errore che stavo commettendo, ero già arrivata al punto di non ritorno. 
Mi sono innamorata della nostra bugia. 
E poi tutto è finito in pezzi. 
Perché lui è stato più abile di me a giocare la sua partita, anche se non aveva bisogno di spezzarmi il cuore per vincerla. 
Ma lo ho fatto lo stesso. 

Ho dovuto rileggerlo due volte prima di decidermi di scrivere la recensione.
La prima cosa che ho notato, e che Nico è stato il romanzo.
Mi spiego meglio.
Tutto il libro ruota intorno a lui, al suo pessimo rapporto con il padre, al suo essere solitario e tenebroso, a questa ossessione nei confronti di Demi e per finire a questa rivalità con Alex.
È lui il centro di tutto, anche la storia è stata creata dettagliatamente per far risaltare al meglio il suo personaggio.
Demi non è stata altro che la sua ombra, i suoi tratti caratteriali e fisici sono stati del tutto inesistenti, cosa che invece non è successo con Nico, visto che gli sono state dedicate pagine intere.
La Brandy ha dato l’impressione di aver fantasticato tanto su Nico e poi si è concentrata sul resto.
A suo favore però, devo dire che è stata bravissima a svelarci lentamente il mistero di Nico, con questa strategia, anche se il libro non ti piace, vuoi arrivare alla fine per avida curiosità.
La storia è stata molto scontata, non per questo però è stata una brutta lettura.
Non mi sento di dargli un voto alto, ma nemmeno consigliarlo come pessimo.
Sono proprio curiosa di scoprire cosa ne pensate voi.
Sua madre scompare in casa e Demi abbandona indietro la testa per guardare il cielo.

Con un sospiro sconfitto, appoggia il telefono sul lettino e si sposta sul bordo della piscina. Fa un passo all'infuori e si lascia cadere in acqua a candela con tutti i vestiti addosso.
Aspetto che rispunti fuori, tanto che sto quasi per scavalcare questa cazzo di recinzione e tuffarmi per riprenderla, ma finalmente un ammasso di capelli biondi riaffiora. Segue un profondo rantolo con cui Demi riprende fiato, ma non esce dalla piscina.
Si stende sulla schiena, galleggia lì a occhi chiusi, la fronte visibilmente segnata dalla tensione, l’acqua che le sciaborda sulla bocca mentre respira solo col naso.
In silenzio, apro il cancelletto comunicante, scoprendo così che il suo lucchetto non è stato chiuso, ed entro nel suo giardino.
Spalanca gli occhi di botto, e mi guarda profondamente imbronciata quando mi nota lì a osservarla, intento a sfilarmi le scarpe.
Lascia affondare il corpo nell'acqua, adesso nuota sul posto, solo la testa spunta oltre il pelo dell’acqua e i suoi occhi seguono le mie mani che sfilano la maglietta prima di soffermarsi nei miei.
Solo quando la mia cintura tintinna contro la coscia il suo sguardo cade sui jeans. Li calcio via, mi libero dei calzini in fretta poi mi chino sul bordo della piscina e lentamente scivolo col corpo nell'acqua.
Non devo neanche muovermi.
Demi nuota verso di me, immergendo anche la bocca sott'acqua così si vedono solo i suoi occhi striati dal trucco, l’azzurro intenso della piscina che si riflette nelle sue iridi li rende di un verde incredibilmente scuro.
Le nostre gambe sbattono leggermente e, nello stesso tempo, scivoliamo entrambi verso la parte meno profonda, nuotando di lato sempre uno di fronte all'altra.
Non appena riesco a toccare il fondo, allungo le braccia, l’afferro per la felpa e la tiro a me.
Demi già sa cosa fare – cosa voglio – e le sue lunghe gambe salgono ad agganciarsi intorno alla mia vita, avvicinando tutto il suo corpo a me.
Il suo respiro accelera, ora arriva in sbuffi brevi e rapidi, i suoi occhi viaggiano tra i miei diverse volte prima che Demi finalmente si conceda di posarli sulle mie labbra.
«Neek…» La sua voce è un sussurro ansimante e le sue dita sul mio collo risalgono e scivolano tra i capelli rasati. «Non voglio parlare.»
Trattengo il gemito, ma il mio uccello palpita contro di lei.
I suoi occhi volano nei miei, le sue dita si allargano a coprirmi interamente la nuca.
Lentamente, in un cazzo di lenta tortura, Demi mi avvicina a sé. L’inguine mi si irrigidisce quando il calore della sua bocca sfiora la mia.
Chiude gli occhi...



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