lunedì 4 marzo 2019

Never.Non Amarmi (1.Never Series) di Laura Kneidl


TITOLO: Never.Non Amarmi
AUTORE: Laura Kneidl
SERIE: 1.Never Series
EDITORE: Sperling & Kupfer 
DATA PUBBLICAZIONE: 29 gennaio 2019
GENERE: New Adult



NEVER SERIES:
1. NEVER.NON AMARMI, 29 gennaio 2019
2. NEVER.NON PERDERMI, 5 marzo 2019
Super Scripted 000000
«Vorrei riuscire a vivere senza paura.»

Quando, pur di scappare dai suoi problemi, Sage si trasferisce in un altro Stato, lontanissima dalla madre, dalla sorella e dalla sua migliore amica Megan, al suo arrivo non ha niente. Niente soldi, niente casa, niente amici. Nient'altro che la ferrea volontà di dimenticare e ricominciare da capo. Ma neanche un college a quasi cinquemila chilometri di distanza da casa può bastare se i ricordi ti accompagnano a ogni passo e la paura è ormai parte di te. Accade così anche il giorno in cui Sage inizia il suo lavoro in biblioteca e incontra Luca. Con i suoi penetranti occhi grigi e i tatuaggi, Luca rappresenta tutto ciò di cui Sage ha paura. Ma Luca non è quello che sembra a prima vista. E non appena Sage riesce a guardare oltre la facciata, il cuore le inizierà a battere pericolosamente più veloce, e dovrà lottare con tutta se stessa per non permettere al suo passato di boicottare il suo futuro. Non amarmi è il primo capitolo della serie, scritta dalla giovanissima Laura Kneidl, che ha conquistato i vertici delle classifiche in Germania e venduto oltre centomila copie in pochi mesi. Una grande storia d'amore che ci ricorda come nella vita vera, a volte, la perfezione stia nell'imperfezione.


Sofferto, è la prima parola che mi viene in mente per descrivere questo romanzo.
Perché la storia di cui vi parlo oggi è davvero difficile e triste.
Sage mi ha commosso moltissimo, una ragazza che ha sofferto molto e che la vita le ha riservato brutte sorprese.
È scappata dal suo passato, ma nonostante i chilometri di distanza, le cicatrici e la paura che porta dentro l’hanno seguita.
Ha timore del prossimo, ha l’impressione che tutti sono lì a fargli del male e non riesce a vivere a pieno i suoi giorni.
Per fortuna, è purtroppo solo nei romanzi accade, nella sua strada si imbatte in due angeli custodi, Luca e Abil.
E’ facilissimo innamorarsi di questi due fratelli, specialmente di Luca che con lui usciamo dagli stereotipi di cui siamo abituati.
Lucas è dolcezza, sa quando fermarsi, quando tacere, riesce a capire il prossimo come nessun’altro e capisce che in Sage c’è qualcosa che la terrorizza.
Riesce ad avvicinarsi a lei come non è mai riuscito nessuno e riesce a trasmettergli la fiducia che Sage necessita.
Ma tutto questo non basta se il passato e sempre lì a rammentargli tutto.
Mi è piaciuto come Sage abbia affrontato la sua situazione con maturità, rivolgendosi ad un professionista quando si rende conto che i suoi attacchi di panico sono oramai ingestibili.
Il coraggio che ha dimostrato nel voler ricominciare e il voler lasciarsi andare mi ha impressionato molto, sicuramente l’audacia che dimostra è dovuta anche al fatto di essere lontano dal suo incubo, ma comunque la tenacia che usa non puoi non apprezzarla.
Si, alla fine la paura prende il sopravvento e riesce a ferire i sentimenti di Luca, e qui devo dire che sono stata molto arrabbiata con lei, ma subito dopo l’ho perdonata perché al suo posto avrei fatto la stessa cosa.
La storia mi è piaciuta molto, mi ha fatto piangere e mi ha fatto ridere, ma sono sincera il modo in cui è stato scritto non mi ha conquistato completamente.
E’ ok perché la storia e personaggi mi sono piaciuti molto, ma la lettura è stata al quanto fiacca.
Mi è piaciuto l’evolversi lento del rapporto tra Luca e Sage, di come l’autrice sia riuscita ad essere coerente e non strafare nel racconto, ma in alcuni tratti ho fatto un po’ fatica nel trovare coinvolgimento nella lettura.
Non è stato quel libro che ho divorato in poco tempo, ma anzi, avevo bisogno ogni tanto di chiuderlo e riprenderlo successivamente.
Lo so, il mio pensiero è un po’ contorto, ma c’è stato un qualcosa che comunque mi ha reso la lettura apatica.
Forse avrei omesso alcune crisi isteriche di Sage, effettivamente alcune erano troppo eccessive, oppure l’ho giudicata per il suo silenzio, non so, tuttavia non riesco a dargli un voto massimo.
Vediamo se con il seguito il mio giudizio cambierà.

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